Non vado spesso a fare compere in centro, di solito se voglio farmi un regalo svaligio cartolerie e ferramenta... ma la scorsa settimana, complice il nuovo corso in palestra, ne avevo proprio voglia! Cosi ho parcheggiato il mio fidato Liberty in una traversa di Via Arenula e mi sono diretta verso Campo de’ Fiori. Ho puntato un negozio colorato e ben allestito convinta di uscirne con due o tre capi che mi avrebbero fatto superare indenne il noto freddo romano (a 0 gradi cominciamo a disperarci, come se non sapessimo che in 2 settimane si torna a 15 di minima).
Insomma entro, scelgo qualche vestito, mi infilo in camerino e...esco a mani vuote. Fine della breve storia triste.
Cos’è successo?
Sappiate che:
- I vestiti mi piacevano, erano ben fatti, di un colore adatto e di un buon tessuto (sono una di quelle che legge le etichette di ogni cosa)
- Il prezzo era adatto al budget che avevo stabilito di spendere
- Il negoziante è stato gentile
- Il negozio era pulito ed in ordine
In pochi istanti (quelli decisivi alla mente umana per prendere una decisione) ho realizzato di avere i fianchi troppo larghi, pelle rovinata, la pancetta... in più l’ombra delle sopracciglia sugli occhi, l’ombra del naso sulla bocca, l’ombra del seno sulla pancia e a cascata fino al mignolo una serie di difetti intollerabili, insomma, mi sono sentita troppo brutta per meritare quei vestiti.
Eppure so benissimo che che la colpa non è né del mio aspetto fisico, né dei vestiti, né del negoziante… il colpevole è solo lui: il camerino, anzi, mi correggo, IL CAMERINO MALE ILLUMINATO.
Noi donne perdoniamo al camerino di essere un antro angusto e scomodo, ma il faretto sulla testa a noi non perdona proprio nulla!
SIGNORE, E SIGNORI, LA LUCE CONDIZIONA L'UMORE, LA LUCE E' IMPORTANTE, LA LUCE E' IL MATERIALE PRINCIPE DI OGNI PROGETTO, e il camerino dalle luci impietose è nemico mio, vostro e di tutti i negozianti che vedono entrare clienti e uscire a mani vuote!!
E voi vi siete mai rese conto che siete molto più belle (e anche meno gialline, verdine, rosine) di come apparite dentro un camerino mal progettato?
Insomma entro, scelgo qualche vestito, mi infilo in camerino e...esco a mani vuote. Fine della breve storia triste.
Cos’è successo?
Sappiate che:
- I vestiti mi piacevano, erano ben fatti, di un colore adatto e di un buon tessuto (sono una di quelle che legge le etichette di ogni cosa)
- Il prezzo era adatto al budget che avevo stabilito di spendere
- Il negoziante è stato gentile
- Il negozio era pulito ed in ordine
In pochi istanti (quelli decisivi alla mente umana per prendere una decisione) ho realizzato di avere i fianchi troppo larghi, pelle rovinata, la pancetta... in più l’ombra delle sopracciglia sugli occhi, l’ombra del naso sulla bocca, l’ombra del seno sulla pancia e a cascata fino al mignolo una serie di difetti intollerabili, insomma, mi sono sentita troppo brutta per meritare quei vestiti.
Eppure so benissimo che che la colpa non è né del mio aspetto fisico, né dei vestiti, né del negoziante… il colpevole è solo lui: il camerino, anzi, mi correggo, IL CAMERINO MALE ILLUMINATO.
Noi donne perdoniamo al camerino di essere un antro angusto e scomodo, ma il faretto sulla testa a noi non perdona proprio nulla!
SIGNORE, E SIGNORI, LA LUCE CONDIZIONA L'UMORE, LA LUCE E' IMPORTANTE, LA LUCE E' IL MATERIALE PRINCIPE DI OGNI PROGETTO, e il camerino dalle luci impietose è nemico mio, vostro e di tutti i negozianti che vedono entrare clienti e uscire a mani vuote!!
E voi vi siete mai rese conto che siete molto più belle (e anche meno gialline, verdine, rosine) di come apparite dentro un camerino mal progettato?